Tra sale e cielo

 

I bar del lungomare a settembre
parlavano la nostra stessa lingua
spazzati dal vento, fradici di pioggia
con le onde che invadevano le strade
e le nuvole che andavano e venivano
coi loro pensieri di sigaretta

Gli ultimi anziani giocavano al tavolino
prima che arrivasse l’inverno
le strade finalmente vuote
e tutti che erano
da qualche altra parte

Nell’aria elettrica
nelle facce rassegnate all’autunno
restavamo senza dire molto
santoni & delusi
vivi & piegati
amanti in pausa
poeti mancati
sfaccendati & perduti

Qualche bambino correva
tra le pozzanghere di sale e cielo
prima che le gocce cominciassero
a cadere
prima che fosse tempo di
rientrare
al riparo dal vento
in attesa
di un’altra
estate.

 

Marco Zangari © 2017
www.marcozangari.it
Pagina Facebook: Marco Zangari

 

Fotografia di Michelangelo Restuccia

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