Gli ombrelloni che
si richiudono
uno dopo l’altro
sotto un cielo ostinato
puntuale solo nelle tempeste
e che ora promette pioggia
di quella che fa fuggire
verso le auto parcheggiate
di quella che allaga
e fa respirare i campi
che crea e distrugge
che bagna in tutte le
direzioni
volti in cammino
incerti agli incroci
e che rende difficoltosa
e quasi nasconde
auto cariche di valigie e
mobili e ricordi di casa
verso una nuova casa
oltre la tempesta
Nell’aria umida che fa impazzire
le mosche
e redimere gli uomini
sotto un cielo
d’apocalisse domenicale
una coppia giovane
avvinghiata
si scambia senza fiato
i baci di un’estate
che finirà al cadere
delle prime
gocce.
Marco Zangari © 2016
www.marcozangari.it
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