Il caro leader

 

Il caro leader
arrivò puntuale
strinse mani andando verso
il palco
lo accolse un boato
mani che battevano
occhi in attesa
il caro leader si avvicinò
con modestia al microfono
fece una battuta per
rompere il ghiaccio
tutti risero
anche se non l’avevano capita
-più simpatico dell’ultimo leader
meno del prossimo-
il caro leader disse
che non era mai stato
così lontano da casa
disse che eravamo fortunati
ad avere quel cielo blu
-nel pubblico c’erano i bambini
di una scuola
e per il resto, perlopiù
anziani-
il caro leader
si mise a scherzare con i
bambini
loro ridevano
ce l’aveva nel sangue
tutti si sentirono rassicurati
ad averlo come leader
nessuno fece domande
qualcuno salì sul palco
a consegnargli dei premi
a nome di noi tutti
-è bello ottenere riconoscimenti-
guardando a quelli meno anziani
il caro leader parlò di
fuga dei cervelli
disse che tutto il Paese era
orgoglioso di loro
e che sperava tornassero presto
poi la cerimonia finì
senza che i lavapiatti venissero menzionati
il caro leader fece
un’ultima battuta
tutti fecero
un’ultima risata
noi tornammo a
servire ai tavoli
e il caro leader
tornò a casa nostra
tornò dove
non potevamo tornare
-giovani e anziani, dottori e
contadini-
tutti quanti
così orgogliosi
di
noi.

 

Marco Zangari © 2015
www.marcozangari.it
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