}

La letteratura è un viaggio delusionale e delirante, infligge la delusione che quel mondo non esista veramente, e questo lo si fa solo inventando. Per concludere la settimana dedicata ai racconti, dopo Aldo Nove e Giorgio Falco mi sono fatto guidare dallaMinimum Fax (casa editrice che mi ha regalato delle soddisfazioni da lettore), con questo “Io odio John Updike” di Giordano Tedoldi. E stavolta mi sa che sono cascato male. Sicuramente non ha aiutato venire dalla letture dell’”Ubicazione del bene”, coi suoi racconti densi e scarni. I racconti presenti in...

000000000Pietro arriva a casa dopo le otto e mezza. Anche la multinazionale richiedeva devozione totale. Le enormi perdite di tempo rientravano nell’accettazione del sistema lavorativo. Chi usciva alle sei di pomeriggio dubitava della forza aziendale. Chi usciva alle otto di sera dubitava della vita. La settimana dedicata alle raccolte di racconti (italiani) continua. Dopo Nove e i suoi deliri, è toccato ad un libro stilisticamente agli antipodi –perché, contrariamente alle schegge impazzite di “Superwoobinda”, “L’ubicazione del bene” (Einaudi) non propone solo il racconto “classico”, ma esageratamente classico, prosciugato, incasellato,...

Noi scrittori, qualora andiamo a una trasmissione, siamo consapevoli che se non gridiamo la gente compra sì qualche tuo libro, ma non abbastanza per andare continuamente nei villaggi Alpitour a trascorrere delle vacanze, perchè, se sei un po’ timido, I telespettatori non si impressionano, pensano già ad altri programmi. Dopo aver letto un bell’articolo su Vice riguardo l’eterna questione dei racconti in Italia (e del perché nel nostro Paese siano considerati genere marginale, quasi per feticisti), avevo voglia di una bella raccolta. Ho quindi deciso di approfittarne leggendo qualcosa...

  Il primo ricordo è il mare. Ci restavo così tanto che la pelle mi diventava marrone. Mio nonno pensava che fossi africano. Mi guardava correre verso l’acqua e poi si buttava anche lui. Rideva. Mia nonna era al bar. Lo avevano aperto dopo la guerra, dopo che erano stati mandati via, in un paesino di montagna, per le bombe. Avevano patito la fame, mangiavano pane nero e tiravano avanti per giorni senza mettere niente sotto i denti. Quando gli americani alla fine arrivarono, con i carri armati e le...

I fatti avvenuti di recente in Sicilia (…) provavano come in tutta l’isola covasse un gran fuoco, che presto sarebbe divampato; e a rappresentar la Sicilia come una catasta immane di legna, d’alberi morti per siccità, e da anni e anni abbattuti senza misericordia dall’accetta, poichè la pioggia dei benefizi s’era riversata tutta su l’Italia settentrionale, e mai una goccia ne era caduta su le arse terre dell’isola. Ora i giovincelli s’erano divertiti ad accendere sotto la catasta i fasci di paglia delle loro predicazioni socialistiche, ed ecco...

In questo regno di sonni a metà parliamo una sola lingua fatta di parole che non conosciamo nelle quali crediamo fino a sera Abbiamo smesso, oltre quella porta, di essere persone adesso siamo solo anime in stand-by in attesa in attesa in attesa che un estraneo ci dica cosa succederà di tutte le cose che conosciamo E quando ci parlano di amore chiediamo solo cosa c’è per cena Quello che resta dal mondo di fuori sono foto troppo colorate erezioni improvvise e sedie vuote Anime in stand-by col destino portato da medici col viso indifferente come quello di dio Luci al neon, pillole, carrelli che passano e poi è di nuovo notte Alla fine realizzi che in questo regno dove le lacrime hanno ormai perso senso l’unica vera rivoluzione è un...

  Gentile casa editrice “XY” Io conosco voi, ma voi non conoscete me. Proprio per questo motivo ritenevo opportuno scrivervi qualche riga sui miei racconti, su cosa parlano. Ci ho pensato un bel po’, guardando fuori dalla finestra, tanto che mi stava venendo sonno. Ho sbadigliato e mi sono seduto alla scrivania. Non e' cambiato molto. Allora sono andato di sotto a prendermi un ghiacciolo. So che sarebbe stato meglio farmi una birra, ma e’ estate, e’ Australia e sono le 10 del mattino. Un ghiacciolo puo’ andare bene, anche...

  L’Anzac è la festa nazionale più sentita dagli australiani, e per semplice coincidenza cade proprio nel giorno della Liberazione in Italia (anche se non hanno niente da spartire). In tutta l’Australia si fa una parata a cui partecipano i reduci delle due guerre. Rett, il nonno di Skye, ogni anno sfilava per le strade della città coi suoi ex compagni di reparto. Quelli ancora vivi, s’intende. Le strade erano chiuse al traffico. Rett arrivò vestito in maniera impeccabile, giacca a righe e un pantalone di velluto. Salutò i suoi...

  segui il ragionamento, dici e parli di democrazia in modo che seguendo il ragionamento ne devo trarre che ogni politico è lì per rappresentarmi ogni poliziotto per proteggere i miei interessi ogni giudice per trattarmi equamente ogni professore per trasmettermi il suo sapere ogni giornalista per informarmi ogni regola per essere rispettata da tutti ogni carcere per punire chi sbaglia ogni ospedale per curare chi soffre ogni università per creare conoscenza ogni cimitero per far riposare chi ha vissuto bene seguendo il ragionamento uno di noi due è in errore ma non importa -non importerà nemmeno quando saremo in due stanzette lungo lo stesso corridoio e sentiremo dei passi arrivare avremo solo la sensazione di essere stati fregati senza aver fatto niente per impedirlo un po’ come rendersi...

  Ieri mi stavo riprendendo da un massiccio doposbronza post-atomico e mi sono trovato a leggere questa bellissima storia. Hank è un ragazzo che beve, non ha un lavoro, nessuno scopo nella vita a parte scrivere. Passa le giornate alla biblioteca pubblica insieme agli altri barboni, a leggere per non badare alla fame. Lì, fra pagine e pagine che non gli dicono niente, gli capita tra le mani un libro di cui non aveva mai sentito parlare, di un autore completamente sconosciuto. Il libro si chiamava “Chiedi alla polvere”, lo...