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  Mi faccio il conto dei giorni delle ore mentre la mia ragazza vuole amore il mio cane un posto sulle gambe e quell’aereo sta per partire i 40 stanno per arrivare e ci sono ancora libri da scrivere luoghi da esplorare feste alle quali andare ci sono amici da riabbracciare una famiglia che non smette mai di aspettare I 40 vicini e ci sono ancora cose da dire versi da buttare giù mattine di sole da godere tempeste da affrontare e questa vecchia pelle piena di cicatrici e ammaccature nella quale provare a sentirmi bene 40, quasi, e ancora tanta strada da fare E se qualcosa è finito tutto il resto è appena sul punto di ricominciare. Marco...

La sua faccia sperduta abbronzata in mezzo all’inverno le valigie piene di abiti fuori stagione gli occhi pieni di città, cene e famiglie nel vento gelido della sera a proteggere l’ultimo tepore di un abbraccio davanti alle partenze Nei piedi la fatica e il dolore di troppi chilometri avanti e indietro chilometri che pochi capiranno a colmare una distanza che ogni anno si fa più grande E noi lì agli arrivi a portare risate e distrazione a muoverci con gentilezza nella terra ancora smossa dai ricordi a dire, senza usare parole, che cercheremo ancora una definizione di casa nel fondo delle nostre domeniche a rammentare che un abbraccio alla fine del viaggio non è tutto ma è già qualcosa.   Marco Zangari...

A Rosanna   Tranquilli, accuditi, noi nel freddo della sera tra fumo e odore di cene Noi che correggiamo gli errori ne facciamo di altri e ci rimbocchiamo sempre le maniche Noi nel freddo a stringerci noi nella bufera a ridere Noi sul divano a parlare noi tra le lenzuola a darci la pace Noi diversi, noi simili noi in guerra e poi a berci un bicchiere Noi bloccati in un bacio di sale Noi quando viene sera e manca tanto e abbiamo tutto Noi.   Marco Zangari © 2019  www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari    ...

Mettere gli occhiali quando si è controsole svegliarsi troppo presto o troppo tardi sognare, più che dormire Dare in pasto al mondo le nostre ore migliori tenerci quelle di scarto per progettare evasioni Seguire liste della spesa come mappe in cerca di chissà che tesoro perderci sempre trovarci qualche volta Gettarci nell’oceano sapendo che sappiamo anche galleggiare perfino nuotare tra correnti e temporali Camminare piano nel tramonto controsole con le spalle cariche di pensieri le ombre che si allungano ed in faccia un sorriso eternamente controvento.   Marco Zangari © 2019  www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari  ...

  Le urgenze del lunedì immediate, banali di pura sopravvivenza animale mentre navi pirata salpano mentre feste si accendono e spengono mentre gli anni passano che tu sia pronto o meno -soprattutto se non sei pronto- e la tazzina di caffè è vuota la macchina è pronta mentre gli oceani brillano sotto il sole mentre ragazzi saltano la scuola mentre il martedì resta un miraggio e noi partiamo ingrugnati & stanchi partiamo pragmatici & asciutti bisognosi di sorprese & affetto & un letto caldo alla fine della giornata partiamo per un tipo diverso di viaggio.   Marco Zangari © 2019  www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari...

  Le palme ai tropici recitano versi sudati col poeta a petto nudo che si fuma la penna sotto un cielo di bagliore e sole assassino sole che commuove sole che sgela le birre e fa cantare gli impiegati che aspettano le ferie per un quarto d’ora d’aria inondato dal rumore di Harley e musica classica e brezze nelle bottiglie vuote e mare che lambisce ansie fino a lavarle via e portarle al largo per un quarto d’ora ancora.   Marco Zangari © 2019  www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari  ...

  La pioggia continua di questi giorni arabi a inzuppare materassi e coscienze a lavare le strade intasare le grondaie far gonfiare le pareti di legno i sogni di muffa le paure di morte di una domenica mattina lontana dalle chiese dal conforto di un riparo dalle sferzate battenti violente E l’acqua che allaga le strade fa saltare i piani isola e avvicina culla e terrorizza l’acqua che distrugge e sconvolge che ci ricorda quanto poco contiamo quanto tanto dobbiamo ancora fare per proteggerci per sentirci al sicuro mentre confusi uccelli bagnati su rami bagnati senza più nascondigli cantano ancora in mezzo alla tempesta.   Marco Zangari © 2019  www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari  ...

Ero fuori in balcone in un pomeriggio di fine estate a parlare al telefono con un amico di progetti, del futuro di quando le cose sarebbero iniziate finalmente a girare Un gruppo di uccelli volava intorno all’albero di fronte quando uno di loro si staccò dal gruppo e si mise a planare verso il balcone Forse era impazzito forse aveva fatto male i conti Forse aveva scambiato la porta a vetri per un cielo che fosse solo suo per una volta Quando ci fu la botta ero ancora al telefono con l’amico Feci appena in tempo a vederlo da terra fissarmi stupito sorpreso che fosse andata proprio così poco prima di chiudere gli occhi Lo fissai mentre l’amico parlava ancora di viaggi e...

Quando avevo mostrato il biglietto alla hostess, lei mi aveva indicato la rampa delle scale. Non avevo nemmeno fatto caso che ci fossero delle scale in quell’aereo. Qualcuno, con voce dolce e gentile, mi aveva indicato il mio posto, che era immenso e dotato di qualunque comfort, dal frigobar alla sedia massaggiante. Subito dopo era arrivata la mia hostess personale e si era presentata. Si chiamava Helena ed era spagnola. Mi chiese dove stessi andando, e mi disse che quasi c’era andata anche lei una volta, nemmeno se...

  Ci vuole una grande forza per strapparti ai tuoi sogni nel mattino arrivato troppo presto Ci vuole un grande coraggio per aprire finalmente gli occhi per rinunciare per affrontare Ci vuole una grande pazienza per affrontare il mondo lì fuori senza dimenticare quel che siamo stati quel che potevamo essere Ci vuole davvero poco per cedere al sonno sempre prima per poter essere pronti ogni mattina ad una vita senza più sogni.   Marco Zangari © 2019  www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari  ...