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  Si fa presto a dire –Rivoluzione! quando con occhio di caffè leggi di menti brillanti che esprimono opinioni geniali idee mai concepite concetti innovativi -l’amore è bello! la guerra è da evitare! i politici sono tutti ladri!- e li vedi nelle loro stanzette che sanno di calzini vecchi e sogni inaciditi li vedi con tute e magliette sformate i capelli non fatti che cambiano il mondo con pochi semplici tocchi prima di andare a tavola che è pronto di litigare con mogli e mariti di farsi prendere per fame da capi e professori prima del clacson verso il lavoro di un’altra giornata vissuta pericolosamente tra panini e rinunce e...

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=Sr1q5uVL22A[/embed] C’è stato un tempo di notti a un respiro solo lento e ubriaco notti gelide e stellate mortali e perfette ultime e piene di promesse C’è stato un tempo di giorni andati a male perduti, lasciati dimenticati e mai scordati lunghi e corti e da superare C’è stato un tempo in cui non ce ne fregava un cazzo di morire fin quando, fra tutta quell’immondizia, quel fumo quel dolore potevamo ancora farci un bicchiere e potevamo ancora sognare C’è stato un tempo in cui i biglietti erano di sola andata e i sogni ancora lì intatti C’è stato un tempo.   Marco Zangari © 2009 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari Video: lettura di Stefania Lombardo, registrazione e editing di Michelangelo Restuccia  ...

  Era stato un viaggio allucinante, sudato e stanco, schiacciato contro una madre con la figlia di 3 anni che non aveva smesso di piangere un secondo da Sydney a Dubai, tanto che mi sembrava di averla ancora nelle orecchie nel secondo volo fino a Roma. Avevo dormito un po’, avevo mangiato. Mi ero ritrovato a camminare con piedi pesanti tra i terminal, a togliermi le scarpe al metal detector fingendo lo stupore della prima volta, a pisciare giusto per abitudine, e per ingannare le enormi attese tra un...

  Saltare un lunedì saltare i pasti saltare la corda Saltare gli ostacoli saltare le cacche di cane saltare i “te l’avevo detto” Saltare le ovvietà saltare le notti di sonno saltare le cose da fare Saltare i convenevoli saltare gli appuntamenti saltare da una finestra Saltare le battute idiote saltare i drammi saltare le parti noiose dei porno saltare   Atterrare poi è un altro discorso.   Marco Zangari © 2017 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari...

  Ogni volta che dici qualcosa di banale non stai dicendo niente (come me adesso) Ogni volta che auguri buongiorno che discuti il tempo che mastichi titoli di giornale a caso in realtà stai dicendo – non mi importa stai dicendo che non ne vale la pena stai conservando energie mentali per domeniche mattina e giovedì piovosi Ogni volta che usi il Tempo per dire cose stupide stai pisciando in faccia al Tempo -e Lui è uno che segna sempre tutto Nei bus, negli ascensori davanti alle macchinette del caffè degli uffici stai perdendo un’occasione Ogni volta che dici cose piccole senza sentirle diventi piccolo anche tu.   Marco Zangari © 2017 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari...

  L’umanità è quell’equivoco tra i sorrisi a perdifiato di bellezze in pantaloncini sotto il sole della baia e la stanca miseria a forma di volto al ritorno dal lavoro nei gelidi inverni australiani da eterni fuorisede La felicità è un pendolo tra i due estremi che il poeta cavalca tra piacere ed orrore prima di mettere giù la penna indossare un giubbotto e dirigersi al lavoro. Marco Zangari © 2017 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari  ...

  Sto seduto nel balcone, per terra, le gambe appena lavate che aderiscono alle piastrelle, vento caldo di giugno. Penso a quando sono nato. Mentre abbandonavo quel posto, senza sapere, pronto a caricarmi fatture e conti di altri, una chiazza di grigio si formava sul soffitto della sala operatoria e poi silenziosamente usciva dalla finestra. Quella chiazza di grigio, poi diventata nuvoletta, poi nuvola. Spesso, uragano. Mi sono portato dietro monsoni e burrasche. Forse per questo i giorni di sole erano rari, e molto apprezzati. Sto seduto sul balcone a leggere scrittori...

  Le prime pagine dei quaderni e quelle dei giornali i film in seconda serata le vite in replica i posti in fondo al cinema le uscite di mergenza i premi di consolazione i necrologi nell’ultima pagina Il sommarsi di momenti e anni in un confuso ammasso di ricordi, anniversari, date e facce che restano impressi che svaniscono subito che vedi di sfuggita allo specchio incisi su cicatrici, rughe e capelli bianchi Viaggi da preparare viaggi che finiscono e bagagli che si fanno pesanti o se sei fortunato vengono smarriti tra un aeroporto e l’altro E ogni giorno di sole è come se fosse il primo e questa è l’unica cosa che ti porta a girare un’altra...

(Questo post è stato scritto originariamente nel settembre del 2007, alla vigilia della mia prima partenza per l’Australia, e pubblicata sul blog/community Hotel Morgana. Da quel viaggio sarebbero poi nate le esperienze alla base del romanzo "Latinoaustraliana" (Nativi Digitali Edizioni, 2015))   “Che cos’è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro restano indietro sulla pianura finchè le si vede appena come macchioline che si disperdono?...

  Il consiglio è di vivere sottovoce di spegnere i pensieri cibo sano e a letto presto Il consiglio è di tirarti su le maniche darci dentro e regalare ore e energie a qualcun altro Il consiglio è di camminare in punta di piedi tra le stelle di scorrere velocemente i titoli dei giornali di non svegliare non disturbare Il consiglio è di andare in vacanza ogni tanto per dimenticare Il consiglio è buono in fondo solo per chi lo vuole dare.   Marco Zangari © 2017 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari...