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  Era stato un viaggio allucinante, sudato e stanco, schiacciato contro una madre con la figlia di 3 anni che non aveva smesso di piangere un secondo da Sydney a Dubai, tanto che mi sembrava di averla ancora nelle orecchie nel secondo volo fino a Roma. Avevo dormito un po’, avevo mangiato. Mi ero ritrovato a camminare con piedi pesanti tra i terminal, a togliermi le scarpe al metal detector fingendo lo stupore della prima volta, a pisciare giusto per abitudine, e per ingannare le enormi attese tra un...

  Saltare un lunedì saltare i pasti saltare la corda Saltare gli ostacoli saltare le cacche di cane saltare i “te l’avevo detto” Saltare le ovvietà saltare le notti di sonno saltare le cose da fare Saltare i convenevoli saltare gli appuntamenti saltare da una finestra Saltare le battute idiote saltare i drammi saltare le parti noiose dei porno saltare   Atterrare poi è un altro discorso.   Marco Zangari © 2017 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari...

  Ogni volta che dici qualcosa di banale non stai dicendo niente (come me adesso) Ogni volta che auguri buongiorno che discuti il tempo che mastichi titoli di giornale a caso in realtà stai dicendo – non mi importa stai dicendo che non ne vale la pena stai conservando energie mentali per domeniche mattina e giovedì piovosi Ogni volta che usi il Tempo per dire cose stupide stai pisciando in faccia al Tempo -e Lui è uno che segna sempre tutto Nei bus, negli ascensori davanti alle macchinette del caffè degli uffici stai perdendo un’occasione Ogni volta che dici cose piccole senza sentirle diventi piccolo anche tu.   Marco Zangari © 2017 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari...

  L’umanità è quell’equivoco tra i sorrisi a perdifiato di bellezze in pantaloncini sotto il sole della baia e la stanca miseria a forma di volto al ritorno dal lavoro nei gelidi inverni australiani da eterni fuorisede La felicità è un pendolo tra i due estremi che il poeta cavalca tra piacere ed orrore prima di mettere giù la penna indossare un giubbotto e dirigersi al lavoro. Marco Zangari © 2017 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari  ...

  Sto seduto nel balcone, per terra, le gambe appena lavate che aderiscono alle piastrelle, vento caldo di giugno. Penso a quando sono nato. Mentre abbandonavo quel posto, senza sapere, pronto a caricarmi fatture e conti di altri, una chiazza di grigio si formava sul soffitto della sala operatoria e poi silenziosamente usciva dalla finestra. Quella chiazza di grigio, poi diventata nuvoletta, poi nuvola. Spesso, uragano. Mi sono portato dietro monsoni e burrasche. Forse per questo i giorni di sole erano rari, e molto apprezzati. Sto seduto sul balcone a leggere scrittori...

  Le prime pagine dei quaderni e quelle dei giornali i film in seconda serata le vite in replica i posti in fondo al cinema le uscite di mergenza i premi di consolazione i necrologi nell’ultima pagina Il sommarsi di momenti e anni in un confuso ammasso di ricordi, anniversari, date e facce che restano impressi che svaniscono subito che vedi di sfuggita allo specchio incisi su cicatrici, rughe e capelli bianchi Viaggi da preparare viaggi che finiscono e bagagli che si fanno pesanti o se sei fortunato vengono smarriti tra un aeroporto e l’altro E ogni giorno di sole è come se fosse il primo e questa è l’unica cosa che ti porta a girare un’altra...

(Questo post è stato scritto originariamente nel settembre del 2007, alla vigilia della mia prima partenza per l’Australia, e pubblicata sul blog/community Hotel Morgana. Da quel viaggio sarebbero poi nate le esperienze alla base del romanzo "Latinoaustraliana" (Nativi Digitali Edizioni, 2015))   “Che cos’è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro restano indietro sulla pianura finchè le si vede appena come macchioline che si disperdono?...

  Il consiglio è di vivere sottovoce di spegnere i pensieri cibo sano e a letto presto Il consiglio è di tirarti su le maniche darci dentro e regalare ore e energie a qualcun altro Il consiglio è di camminare in punta di piedi tra le stelle di scorrere velocemente i titoli dei giornali di non svegliare non disturbare Il consiglio è di andare in vacanza ogni tanto per dimenticare Il consiglio è buono in fondo solo per chi lo vuole dare.   Marco Zangari © 2017 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari...

(Questo brano è stato originariamente pubblicato sul blog/community Hotel Morgana il 28 agosto 2007, e ripubblicato oggi nell'ambito di #HotelMorgana10anni. All'epoca mi trovavo in Italia, pronto alla partenza per l'Australia)   Giornata piatta, qui nel Paesino Bucodiculo dove abito al momento. Il sole batte forte, il condizionatore fa il suo lavoro, io faccio il mio –che, nella fattispecie, consiste nel mantenere una rotta grossomodo costante, senza farmi sbattere troppo da questo mare apparentemente calmo, e così insidioso a vederlo da vicino. L’acqua è scura, in alcuni punti così torbida da non...

  Era stato un inverno bestiale per lui e per me ore di lavoro che ci bloccavano i polsi sempre in bolletta donne lontane donne che andavano via insonnie e malditesta muri troppo alti e qualche bevuta in gelidi scantinati sul mare per poter sopravvivere Poi una notte mentre ci lavoravamo il terzo litro di birra fummo sorpresi dalla primavera Uscimmo nella veranda deserta guardando il mare senza parlare quasi increduli ormai che la primavera potesse davvero arrivare Sempre senza una parola trasportammo il divano in veranda e ci sedemmo sotto una luna esplosiva bevendo birra ricordando piano piano come ci si sente a sentirsi di nuovo umani. Marco Zangari © 2017 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari...