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Dopo la festa

 

Quando tutti sono andati via
-la musica più bassa, lenta
i bicchieri rovesciati, il disordine-
ti siedi, finalmente
lo sguardo che fissa tutto e
niente
stanchezza alle gambe
pensieri che scivolano e
vengono tagliati in due
dalla luna
anche il drink che stai bevendo
ha un sapore diverso
da quello della festa
-e lo bevi anche
per motivi diversi

Quando tutti sono andati via
realizzi che non tutti sono andati
-molti hanno lasciato all’inizio
altri a metà
quando le cose si facevano
interessanti
alcuni avevano promesso di venire
ma poi avevano avuto da fare
altri ancora ti aspettano
fuori-
ma non tutti sono andati
e tra il fumo li vedi, li riconosci
-anche se sbronzi persi
lo sai che sono lì-
e insieme siamo immersi
in questa quiete rumorosa
le orecchie che fischiano
uno strano senso di mancanza
di aspettative tradite
-ma la festa è passata
in un modo o nell’altro
nostro malgrado
nonostante tutto-
-la stanza sembra derubata, senza più musica
alta o folla
eppure solo ora
sembriamo vederla davvero
-bottiglie vuote, telefoni che non
squillano più
i ricordi della festa
che sono sempre di quando facevi il cretino
e quasi mai
di baci e sorrisi

Eppure tutto è diverso
se sei rimasto
con quelli giusti

E se sei abbastanza fortunato
trovi ancora qualcuno, tra quelli rimasti
per un ultimo ballo
sudato, folle, intenso
come fosse il primo
prima che anche questo finisca
e il buio
il buio
inghiotta anche
la
notte.

 

Marco Zangari © 2015
www.marcozangari.it
Pagina Facebook: Marco Zangari

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