Nel lontano 2007, io e un altro mio amico decidemmo di aprire un blog che fosse un po’ diverso dagli altri –qualcosa che a metà tra un forum, una community e una chat di gruppo (e che in qualche modo anticipò gli scambi sui social network).
Nacque così l’Hotel Morgana, luogo virtuale ma anche estremamente reale, non solo perchè ne esiste davvero uno (che mi ha ispirato una poesia, che dà a sua volta il titolo al blog), ma perchè sul Morgana le persone potevano conoscersi, scambiarsi impressioni, mandarsi a quel paese, ignorarsi o collaborare.
L’Hotel Morgana è un albergo di quelli a ore, come si usava un tempo, dove ognuno può prendere una stanza o fermarsi nel bar giusto il tempo di un mojito.
Dal 2007 ad oggi, più di 35 persone si sono fermate qui a raccontare la propria storia, a discutere di temi profondi o immense frescacce, a farsi forza o aspettare insieme l’alba.
Da tempo ho una stanza al Morgana, con il balcone puntato verso il mare e le pareti arrostite dal sole –e tra quelle pareti ho raccontato le prime storie di “Latinoaustraliana”, condiviso le poesie che sarebbero finite su “Rivoluzione”, scritto recensioni, e in generale ho trovato sempre un punto di riferimento a prescindere dalle distanze geografiche.
Anche se lo ignorate, c’è sempre una stanza che vi aspetta all’Hotel Morgana.
Non dimenticate una cosa, però: il minibar si paga a parte.
Benvenuti all’Hotel.