23 e 50 (racconto)
La mezzanotte si avvicinava. Fosse stato Capodanno, avrei fatto come sempre –cioè chiuso in bagno ad evitare le labbra baffute di zie che non avevo mai visto in tutta la mia vita, e i volti rugosi decrepiti cadenti di vecchi zii che avevano lasciato la loro vita in qualche piega di quella loro pelle squamosa. Ma adesso era diverso. Per ingannare l’attesa, ne ordinai un’altra. Non c’era molto altro da fare, in quel bar per morti. Qualche vecchia scorreggia al tavolo, due o tre ragazzi che entravano e restavano...