Scrittore Latino Australiano | Marco Zangari
Scrittore italiano emigrato a Sydney, autore di Latinoaustraliana, che racconta la vita dei giovani italiani trasferiti in Australia in cerca di lavoro.
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  È un po’ che manco da queste parti. Ho avuto un’estate (italiana) in mezzo all’inverno (australiano), con una confusione di climi, latitudini e destinazioni di cui parlerò nel prossimo post (sempre che non lo rimandi a Natale). Ho anche una novità importante, che potete vedere qui. Ne avevo già accennato, e ne parlerò bene in seguito. Ha ragione il mio amico Ettore: quando si arriva alle cose importanti, la mia frase tipica è “poi te ne parlo”. Mamma mi ha fatto così, e adesso mi dovete piangere voi. Una cosa che non potevo...

  La vita non è come i film, diceva il personaggio di un altro film. Nei film non ci sono tempi morti, nella vita ce ne sono parecchi. Vero. Passi settimane e mesi a loro modo stancanti, intensi, perfino logoranti, ma se qualcuno pronunciasse la fatidica frase “Che fai per ora?” non sapresti che rispondere. La mente andrebbe a cercare ciò che si nasconde all’altra estremità di questa perdita di ore e minuti, e tornerebbe a mani vuote come un cane da caccia mandato a recuperare una preda mai davvero colpita...

  L’altro giorno passeggiavo nel mio quartiere. Si trova ad una quindicina di chilometri dal centro, ed è considerata una delle periferie lontane. Come successo già altrove, stanno costruendo un po’ dappertutto. Il boom della casa, che da queste parti sembra non conoscere mai crisi. Sindaci e investitori continuano a dire che terrano i prezzi bassi, una volta che le costruzioni saranno terminate. Quello che succederà, invece, sarà che venderanno appartamenti con una stanza da letto a partire da 500.000 dollari, ma questa è una stima ottimistica. È già successo...

  Se la stava prendendo comoda, come sempre. Aveva ancora da fare la valigia, ma questo non era un problema. Passò il pomeriggio a guardare la televisione senza realmente vederla, intento con diverse parti della testa a pensare alla partenza, alle cose da portare, a quelle di cui poteva fare a meno. Altro canale. Al fastidio di viaggiare la notte, al sonno perso, alla cena da fare in fretta o evitare. Altro canale. Al ricordarsi di chiudere acqua, luce e gas. Altro canale. Altro canale. Alla fine spense la televisione e...

  E’ successo molto tempo fa. I fuochi d’artificio dovevano fare ancora la loro comparsa. Per evitarli, ci eravamo rinchiusi nel primo pub che avevamo incontrato. Non c’era molto da fare. Eravamo giovani, a quel tempo. «Che prendi?» Jack Daniels, risposi, e me ne andai subito in cerca di un tavolo. Era un giorno di festa e il locale era pieno. Alla fine trovai un tavolino lontano da tutti, e accanto solo un tizio che stava ciucciando con calma dal suo bicchiere. Mi sedetti, facendo finta di aspettare gli altri. Da...