agosto

Strade di cittá d’agosto

Strade di cittá d’agosto
poche auto, tutte
dirette altrove
e dentro ogni auto
una speranza di un’ora
un sogno di vino
una brezza in questa
notte immobile

Strade di cittá d’agosto
universo in sospensione
tregua sudore e sveltine di pace

Strade di cittá d’agosto
con le sue dolci bugie notturne
che perfino i barboni
sembrano andati in vacanza

Strade di cittá d’agosto
ed io, vagabondo immemore
a calpestare la polvere
di questo deserto di neon,
bar vuoti
semafori spenti
e un’ultima birra
prima di andare
via.

Questa poesia è tratta da “Chi ha bisogno di Rivoluzione quando invece può andarsene al mare?” (2016, disponibile su prenotazione a info@marcozangari.it).
Fotografia di Michelangelo Restuccia

 

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